Itinerari storici nelle frazioni

Ultima modifica 22 luglio 2024

ARCETO

  • Il Castello
    Nato, per la prima volta, in una carta nonantolana dell’833. Esso fu poi riconosciuto ai Vescovi di Reggio dall’Imperatore Ottone 1° in una carta del 962. Dal 1414 il castello, con la sua corte e le terre dipendenti, seguì le vicende di Scandiano. Esso è uno dei pochi esempi rimasti nel nostro territorio di Rocca di pianura sorta su di un terrapieno ricavato con terra proveniente dalla escavazione di un fossato di forma ellittica. Nella corte interna, ben conservata, spicca l’oratorio di S.Rocco, costruito nel 1570 dai marchesi Thiene. In particolare è da segnalare, all’interno del castello, lo scalone monumentale costruito dai marchesi De Mari nel 1750.
  • La Chiesa di Arceto
    Dedicata in origine a S.Maria e, in seguito, all’Assunzione di Maria, è nominata fra le chiese reggiane dell’anno mille. L’attuale edificio e la torre risalgono ai primi del secolo XV. La chiesa è dotata di quattro altari dedicati rispettivamente a S.Girolamo, S.Francesco, S.Giacomo e S.Sebastiano. L’altare maggiore è dedicato all’Assunta.
    Tra i molti quadri presenti di particolare interesse risultano essere quelli dell’Assunta e del Cristo Morto e della Madonna Addolorata.

VENTOSO

  • Il Castello della Torricella
    Sulle colline di Ventoso, a pochi chilometri da Scandiano, la Torricella fu edificata, dopo il 1335, dalla famiglia dei Da Fogliano. I Boiardo, divenuti signori di Scandiano, la trasformarono in dimora estiva e qui tradizione vuole che Matteo Maria abbia composto parte del suo poema.
    Il castello, ormai ridotto ad una torre diroccata con una casupola a fianco, fu poi venduto dalla comunità, nel 1861, al N.H. Prof. Prospero Cugini.
    Il nuovo proprietario avviò i lavori di ricostruzione nel 1864 affidandoli all’architetto Cesare Costa, il quale riconsegnò la costruzioni alle sue originarie sembianze di fortificazione medievale, come dimostra il portale d’ingresso che si conclude con un apparato sporgente a beccatelli. A fianco del portale sono ancora visibili le profonde scanalature del ponte levatoio e una piccola feritoia. Il corpo del castello si sviluppa su tre livelli ed è completato dalla torre costruita con merlature ghibelline. Il castello della Torricella è, come quello di Canossa, monumento nazionale.
  • La Chiesa
    Poco distante dal castello della Torricella, è dedicata a Maria Assunta e risale all’anno 912.
    L’attuale edificio e la torre campanaria risalgono alla prima metà del secolo XVII. La facciata della chiesa è tripartita con un rosone in pietra e due finestre lobate sono visibili ai lati del portale d’ingresso. L’interno è costituto da una sola navata con tre altari. Il corpo della canonica si allunga a sud-dst ed è unito alla chiesa stessa.
  • Fornace di Ventoso
    Presso l’antico sentiero che conduce alla chiesa si estende il complesso ottocentesco della fornace di gesso e calce. Gli impianti sono stati smantellati ma rimane la testimonianza del camino quale interessante esempio di archeologia industriale.

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