Itinerari di resistenza a Scandiano

I luoghi, i personaggi e gli eventi che hanno plasmato l’antifascismo e la resistenza sul nostro territorio costituiscono un capitolo straordinario della storia recente. Quella della resistenza scandianese è una cronaca di coraggio, determinazione e sacrificio, di uomini e donne comuni che si sono opposti ai totalitarismi e alle discriminazioni mettendo a rischio il proprio lavoro, la propria libertà e, spesso, la propria vita.

Questa pagina offre al lettore l’accesso a un panorama di risorse bibliografiche, video e link con l’obiettivo di approfondire in maniera completa questo periodo fondamentale della nostra storia.

Personaggi della resistenza Scandianese

Aristide Incerti Rinaldi

Fotografia d'epoca di Aristide Incerti Rinaldi. Rappresenta un uomo con baffi e capelli scuri, in abiti eleganti, seduto con le mani posate sulle ginocchia.

 

Nel febbraio 2024 il Comune di Scandiano ha onorato la memoria di Aristide Incerti Rinaldi con una targa commemorativa che racconta la vita dell’antimilitarista ucciso nel 1915 durante uno scontro tra manifestanti che protestavano contro l’entrata in guerra, l’esercito e i carabinieri. 

La targa metallica – che riporta, stilizzati, un fucile spezzato, un gruppo di manifestanti e il viso del giovane scandianese – è dotata di un codice QR che permette a cittadini e visitatori dotati di smartphone di leggere la sua storia.
La placca è stata apposta sulla facciata del municipio, accanto al portone di ingresso principale.

Qui la sua storia.

Pietre d’Inciampo

Fotografia della pietra d'inciampo alla memoria di Romeo Pilati

Cos’é una Pietra d’Inciampo? Si tratta di un sanpietrino di ottone di 10×10 cm, sistemato in modo da sporgere leggermente dall’asfalto: chi ci si imbatte la colpirà col piede, si chinerà per vedere in cosa é inciampato e si troverà di fronte a una nuova storia da conoscere.
Nascono da un’idea dell’artista berlinese Gunther Demning, che da oltre 20 anni installa le pietre in tutta Europa davanti alle case in cui vivevano le vittime della persecuzione fascista e nazista, in cui furono arrestate o da cui dovettero fuggire.

Le Pietre d’Inciampo sottolineano il carattere capillare della deportazione, il legame di tutte le nostre città con i campi nazisti di concentramento e di sterminio. Svelano spesso una collaborazione da parte dei fascisti locali e, soprattutto, danno un nome e una storia alla persona che si voleva ridurre a un numero.

Le prime 35 Pietre d’Inciampo reggiane sono state collocate tra il 2015 e il 2017 a Reggio Emilia, Correggio, Cadelbosco, Guastalla e Castelnovo ne’ Monti. Sono state posate in memoria delle vittime del nazismo e del fascismo, nell’ultimo luogo in cui hanno abitato da persone libere.
Il progetto di ricerca per ridare un volto e una biografia a quei nomi è stato curato dal gruppo di lavoro di Istoreco con alcune classi, come momento di preparazione ai Viaggi della Memoria a Cracovia-Auschwitz, a Praga-Terezin e a Berlino. Abbiamo visitato le vie dove vivevano i deportati, intervistato i vicini,  cercato negli archivi e rintracciato i famigliari.
L’iniziativa, diffusa ormai in 20 paesi europei, è partita a Colonia nel 1995 e ha portato finora all’installazione di oltre 60.000 “pietre” anche in Italia, ad esempio a Roma, Genova, Livorno, Prato…

A Scandiano sono state posizionate pietre in memoria di Guelfo Ferrari a Ca’ de Caroli (in via Ubersetto 33) e Guglielmo Corradini a Scandiano (in Piazza Spallanzani 9), Romeo Pilati a Bosco (in via Bosco 103) e Primo Cattani a Chiozza (in via Mezzaluna 33).

Video

Pubblicazioni

Siti o link a cui fare riferimento

E’ possibile visionare e scaricare altre pubblicazioni sulla Resistenza in provincia di Reggio dal sito provinciale di ANPI https://www.anpireggioemilia.it/letture-online/